Ogni giorno i manager di Asset Client incontrano imprenditori che presentano lo stesso problema:
POCHI SOLDI IN CASSA.
Anche le aziende con fatturati importanti e tanti clienti possono avere pochi soldi in cassa e gli imprenditori, spesso, non riescono a trovare una soluzione.
Così, avendo una cassa negativa, si ritrovano costretti a dover mettere mano nel proprio portafogli per pagare i fornitori e le incombenze.
Questo è un aspetto fondamentale di ogni impresa, forse il più importante.
La prima cosa di cui un imprenditore deve essere consapevole è questa:
i soldi che hai nel tuo conto corrente non sono tutti 'disponibili'.
Infatti saprai bene che una chiamata del commercialista per pagare l’IVA o gli F24 potrebbe rosicare notevolmente la tua liquidità di cassa.
Ecco perché devi subito prestare attenzione a due cose fondamentali:
- Un piano cassa con una strategia studiata ad hoc per avere previsionali chiari su entrate e uscite di liquidità (e non solo su fatturato e costi);
- La strategia creata su misura per costruire il cuscino economico in grado di ammortizzare le spese impreviste dell’azienda come ad esempio (IVA, F24, etc);
Questa necessità è ancora più importante in caso di cali di fatturato o incremento dei costi dovuti a cause esterne non controllabili dall’imprenditore.
Questo ti aiuterà a capire se, nonostante il fatturato cresca, stai facendo crescere anche la tua cassa o stai incrementando il tuo indebitamento.
La cassa è composta da 4 voci principali, approfondiamoli insieme:
LA PRIMA VOCE: LA CASSA INIZIALE
La cassa iniziale rispecchia esattamente la liquidità dell’azienda ogni primo del mese.
Ecco due domande fondamentali:
- Ogni primo del mese controlli l’ammontare di liquidità disponibile?
- Se si, hai uno strumento in cui segnare il dato?
Segnare l’ammontare di cassa iniziale è la prima regola da seguire, capirai meglio perché.
LA SECONDA VOCE: ENTRATE E USCITE
Esistono diverse tipologie di entrate ed uscite, ma per non dilungarci troppo prenderemo in considerazione soltanto le entrate e uscite operative, cioè tutti quei movimenti strettamente collegati all’attività dell’azienda
( cioè i soldi che entrano o escono dalla tua azienda quando vendi i tuoi prodotti o paghi un fornitore)
Ecco due domande fondamentali:
- Nella tua azienda, hai uno strumento che ti consente di pianificare le entrate e le uscite durante i mesi dell’anno?
- Riesci a pianificarle in modo da far risultare una differenza di cassa il più delle volte positiva?
TERZA VOCE:L NET CASH FLOW
Il Net Cash Flow non è altro che la differenza tra incassi e pagamenti del mese.
Se questa differenza è positiva, stai incrementando la disponibilità di denaro all’interno della tua cassa, se è negativa, stai rosicando la disponibilità di cassa che avevi all’inizio del mese.
In questo aspetto c’è il cuore della corretta gestione della tua liquidità.
Saper programmare e pianificare le transazioni affinché il flusso di cassa netto CRESCA nel corso dei mesi, è la cosa più importante.
Ecco una domanda fondamentale:
Pianifichi tutte le entrate e uscite operative (comprese le aliquote IVA e gli F24) in modo che il tuo flusso di cassa netto sia positivo?
QUARTA VOCE: CASSA FINALE
Sulla cassa finale ci sarebbero diverse cose da approfondire ma una in particolare è:
La cassa finale può essere paragonata alla bombola di ossigeno per un sub
Deve contenere, infatti, un ammontare di liquidità (che varia a seconda della tipologia di attività) che ti consente di avere ‘l’ossigeno’ economico che ti consente di coprire i costi in caso di cambiamenti improvvisi del mercato e, quindi, cali delle vendite.
Se vuoi conoscere come applicare questi strumenti nella tua attività e incrementare la tua liquidità di cassa, richiedi un piano d'azione personalizzato.